
Il cavallino della Giara è sicuramente uno degli animali selvatici della Sardegna più famosi. Non è un cavallo, nonostante la bassa statura al garrese, ma un vero e proprio cavallo di dimensioni ridotte. L’ambiente ostile ed incontaminato della Giara ha, nel tempo, selezionato animali rustici, resistenti e nevrili, dal carattere fiero e indomito.
Dove vivono i cavallini della Giara
Il cavallo della Giara vive selvatico sull’altipiano noto come Sa Jara Manna (la grande Giara) o ancor più famosa Giara di Gesturi. I cavalli selvatici vivono raggruppati in branchi, harem, dove un maschio domina su meno di dieci cavalle e puledri. I cavallini nascono tra marzo e maggio, raramente durante l’estate o in autunno, appena nati i puledri inizia la stagione degli amori. In questo periodo dell’anno, che coincide con la primavera, gli stalloni proteggono il branco e i giovani maschi lottano per conquistare un proprio harem.
Quando visitare il Parco della Giara
Le escursioni sulla Giara in primavera sono particolarmente suggestive, tra una miriade di fiori è possibile ammierare i cavallini della Giara appena nati, le femmine in calore e gli stalloni nel pieno del loro vigore. Ma ogni stagione ha le sue particolarità, se la primavera è il periodo migliore per le escursioni tra fiori e puledri, l’inverno permette di vedere i cavallini della Giara col pelo lungo e co me cornice i monti innevati del Gennargentu, l’estate i cavalli si rinfrescano nelle acque degli ultimi paulis. Ogni periodo dell’anno permette di effettuare piacevoli escursioni e lunghi trekking alla scoperta di un ambiente magico e un animale forte e vigoroso quale il cavallino della Giara.
La scheda del cavallino della Giara
Il cavallino della Giara è di tipo mesomorfo, formato ellipometrico con peso vivo oscillante fra i kg 170 e 220; statura al garrese tra i m 1,28 ed i m 1,32 per i maschi, fra m 1,25 e i m 1,27 per le femmine; mantello morello o baio di tipo selvaggio o sauro bruciato, rare le particolarità a sede fissa. Tronco raccolto vicino a terra con dorso leggermente depresso; groppa corta e stretta, coda attaccata bassa coperta di folti crini. Testa quadrata carica di ganasce ornata da abbondante ciuffo; collo forte con ricca criniera spesso ricadente su due lati; cosce poco muscolose; arti sottili, stinchi lunghi; pastoie lunghe; piede piccolo ma sano e sicuro. Frequenti sono i difetti di appiombo, spesso riferibili a rachitismo, riguardante soprattutto la regione dei garretti, che spesso si presentano vaccini e falciati” (scheda di L. Gratani).
Sono presenti nel museo approfondimenti, immagini e interessanti documenti sull’origine e la vita dell’animale.